La Juniores contro il Villabiagio sognando i play-off
“La prestazione prima del risultato”: è questo il motto di mister Luca Manisera, undici anni di lavoro nei settori giovanili, responsabile del vivaio della S.A. Castelfidardo nelle ultime due stagioni, da quest’anno al timone della Juniores Nazionale dove ha imposto il suo credo calcistico fatto di possesso palla e costruzione della manovra.
«Per me è fondamentale dare la priorità ai principi di gioco e alla tecnica di base – esordisce il tecnico biancoverde –. Altri mettono al primo posto il risultato perché magari così soddisfano le richieste dei genitori. In realtà sono altri gli aspetti che vanno curati. I ragazzi dovrebbero essere lasciati liberi di esprimersi e anche di sbagliare, almeno fino a certe categorie».
Troppa tattica e poca tecnica: è questo un limite della scuola calcio italiana?
«Bisogna educare i ragazzi a non aver paura di tenere la palla tra i piedi. In altri Paesi si privilegia la tecnica individuale, si lavora su quelli che sono i principi di base e poi man mano che si va avanti si applicano quei principi alla tattica. Si ottiene il risultato sempre passando attraverso il gioco. C’è una frase di Guardiola che esprime benissimo questo concetto: “io non alleno il risultato ma la prestazione”. Certo così ci vuole più tempo e pazienza perché non sempre i risultati sono immediati».
Anche i tuoi ragazzi all’inizio hanno fatto fatica, ma ora i risultati stanno arrivando…
«Sì, non siamo partiti benissimo, ma abbiamo una squadra completamente nuova e con tanti ragazzi del 2000. Ora però sembra che abbiamo imboccato la strada giusta. La cosa importante è che tutto quello che otteniamo arrivi sempre attraverso la prestazione di gioco».
Dopo la vittoria contro il Matelica anche l’allenatore avversario ha fatto i complimenti alla tua squadra…
«E’ vero e mi fa molto piacere che un altro allenatore riconosca il lavoro che è stato fatto. Penso sia importante che tra noi allenatori ci sia l’onestà di riconoscere anche i meriti degli altri. Così come avevo fatto io i complimenti all’allenatore del Montevarchi e della Sangiustese dopo averli affrontati».
Che voto dai finora alla tua squadra?
«Un 6 e mezzo, considerando che il gruppo è completamente nuovo e ha tantissimi margini di miglioramento. Sono comunque soddisfatto, i ragazzi hanno voglia di crescere, non si lamentano mai e si allenano sodo durante la settimana. Non dobbiamo dimenticare che il nostro obiettivo principale è quello di far crescere dei ragazzi e di formarli in ottica della prima squadra».
Pensi che ci siano dei prospetti pronti per la serie D?
«Sono molto contento per Torresi che ha iniziato il campionato con noi e ora è stato aggregato alla prima squadra. L’obiettivo ovviamente è riuscire a portarne il più possibile. E’ normale che molto dipende anche dai risultati della prima squadra: se ci sono risultati positivi diventa ovviamente più facile dare spazio ai giovani. Comunque credo che ci siano due o tre ragazzi nati nel 2000 molto interessanti e almeno due classe ‘99 che potranno essere utili l’anno prossimo se non già quest’anno».
Tornando al campionato Juniores, quali sono le avversarie che ti hanno più impressionato?
«Sicuramente il Montevarchi. Ha tante individualità importanti e gioca con la convinzione e la consapevolezza di essere la favorita per vincere il campionato. Poi anche la Vis Pesaro è senz’altro un’ottima squadra. Con le altre finora ce la siamo giocata e penso che siano alla nostra portata».
Sabato incontrate il Villabiagio, una partita che dirà se la tua squadra può ambire ai play-off?
«Giochiamo contro un avversario molto temibile. I dati dicono che il Villabiagio ha sei punti più di noi e in casa ha sempre vinto. Se riuscissimo a fare risultato significherebbe dare una svolta importante al nostro campionato. Per quanto riguarda i play-off sicuramente sono un sogno e uno stimolo in più che ci mette nella condizione di impegnarci giorno dopo giorno per raggiungere questo traguardo».